Con il decreto 145/11 si è imposto ai mediatori civili e commerciali l’obbligo di svolgere venti tirocini ogni biennio.
La circolare del Ministero della Giustizia 20 dicembre 2011 prevede in merito: “Per i mediatori già iscritti, il biennio ha inizio dalla data di entrata in vigore del suddetto decreto correttivo: è evidente, infatti, che solo da tale date può esigersi per essi il rispetto dell’ulteriore obbligo di aggiornamento”.
Il decreto correttivo 145/11 è entrato in vigore il 26 agosto 2011.
Ergo i mediatori iscritti ante 26 agosto 2011 che non abbiano adempiuto all’obbligo di effettuare 20 tirocini entro il 26 agosto 2013 sono inadempienti.
E sono inadempienti loro malgrado perché quando la Consulta ha dichiarato incostituzionale la mediazione come condizione di procedibilità (per eccesso di delega) i suddetti mediatori confidavano legittimamente ancora in dieci mesi di tempo per ottemperare all’obbligo dei tirocini.
Agli organismi non è restato che “congelarli” in attesa che completino il percorso imposto dal d.m. 145/11.
Lo scrivente è inadempiente perché mancano all’appello tre tirocini: e quindi se l’organismo provvede alla nomina dovrà rinunciare alla mediazione.
Attualmente purtroppo le mediazioni sono ancora scarse e dunque ci vorrebbe un teatro più che un setting di mediazione per far sì che i mediatori più esperti si mettano in regola.
Allo stato in conclusione possono mediare solo coloro che:
a) hanno adempiuto all’obbligo dei tirocini (sono una sparuta minoranza)
b) quelli che sono stati iscritti dagli organismi dopo il 3 ottobre 2011.
Il Ministero in questa situazione non ha ritenuto di intervenire con un d.m. correttivo (o perlomeno una circolare).
E dunque mediano allo stato quasi esclusivamente i mediatori più inesperti, dato che dopo il ricorso dell’OUA al Tar Lazio che ha portato alla sentenza della Consulta, le pratiche hanno iniziato a scemare per tutti.
In questa situazione la nuova mediazione è stata forzatamente messa in mano a colleghi mediatori che non certo per colpa loro hanno una più ridotta esperienza del fenomeno e che si devono peraltro giocare tutto in un incontro preliminare dai connotati ignoti.
Se si vuole sabotare l’istituto basta continuare così senza un intervento correttivo e nel 2014 di mediazione in Italia non parlerà più nessuno.


