Il compenso del mediatore in Italia e nei paesi UE


Ieri 14 febbraio 2024 alla Camera l’on Gimmi Canciano della Commissione cultura ha avuto buone parole per la mediazione ed ha parlato della possibilità futura di un albo dei mediatori.

Ora un albo dei mediatori comporta tutta una serie di conseguenze che qui non voglio ricordare.

Mi pare però che la situazione attuale non consenta di vedere prospettive nemmeno nel lungo periodo visto che la mediazione in Italia è amministrata.

Ciò ha conseguenze pesanti per il mediatore: gli utenti del servizio pagano gli Organismi e nessuna norma si occupa in modo soddisfacente del compenso del mediatore.

Si parla di spese di mediazione ma si aggiunge che pertengono all’Organismo (“nonché l’approvazione delle indennità spettanti agli organismi” recita lo stesso titolo del decreto).

L’art. 2 del decreto ministeriale 24 ottobre 2023 n. 150 specifica che “L’indennità comprende le spese di avvio del procedimento di mediazione e le spese di mediazione comprendenti il compenso del mediatore previste dai commi 4 e 5.”

Le spese di mediazione comprendono il compenso del mediatore, ma non si esauriscono in esso.

La realtà oggi è che ogni organismo continua a decidere, così come del resto faceva prima del decreto citato, quanto corrispondere ai mediatori.

Ed i mediatori non hanno altra scelta che “mangiare la minestra o saltare la finestra”.

Se si scava più in profondo si noterà che ben 33 norma del decreto ministeriale sono dedicate agli Organismi e dunque la legislazione richiede oggi molti più adempimenti rispetto a quelli che richiedeva il decreto 180/10.

Conseguenza di ciò è che aumentano le spese per gli Organismi.

A questo punto l’imprenditore non vede altra strada che rivalersi sulle spese di mediazioni e appropriarsi in definitiva del frutto del sudore dei mediatori.

E a ben vedere non è giusto: ogni imprenditore si assume il rischio di impresa perché diversamente non la mette in opera.

Semmai deve fare guerra allo Stato improvvido e non ai suoi mediatori che gli danno da mangiare.

Le stesse tariffe ministeriali peraltro ledono gravemente la dignità del mediatore perché prevedono per gli scaglioni bassi spese di mediazione che nemmeno i raccoglitori dei pomodori al Sud (a cui va tutto il mio rispetto) accetterebbero.

Spese di mediazione che peraltro, lo rimarco, comprendono il compenso del mediatore e non si esauriscono in esso.

Noi mediatori dovremmo soccorrere una giustizia lumaca nella quale i giudici di prima nomina guadagnano in media all’anno 54.086 € ed i giudici superiori e di Corte d’Appello (di cui peraltro non si conoscono le performance a differenza di quelli di primo grado che si spremono come limoni) ben  186.298 € (sono al terzo posto tra  i giudici dei paesi UE).

Lo ha rimarcato più volte il sottosegretario Visco che ha parlato di un vulnus economico di quasi due punti di Pil, legato alla lentezza della giustizia e alle pendenze.

Ma come possiamo aiutare questa giustizia mantenendo la nostra dignità?

Non mi piace parlare in astratto.

Facciamo dei casi specifici che rispecchiano valori frequenti delle mediazioni.

  1. Valore della mediazione meno di 1.000 euro

Le parti pagano all’Organismo 32 € per spese avvio e 48 € per le spese di mediazione (oltre ad eventuali spese vive).

Si arriva all’accordo al primo incontro.

Secondo la tabella A sono dovute per l’accordo nel minimo 80 €  che però vanno diminuite di un quinto per la condizione di procedibilità (64 €)

Dai 64 € vanno detratti 48 € (spese di mediazione già corrisposte inizialmente)

Rimangono 16 € che vanno maggiorati del 10% per l’accordo (17,60 €)

Le spese di mediazione sono state di 48 + 17,60 (per parte) = 65,60 (per parte) al netto dell’IVA.

L’organismo dunque incassa 65,60 € per parte, ma quanto riconosce al mediatore?

Ogni organismo decide per conto suo.

Voi giudici comunque preparereste una sentenza per 1,60 €  ?

Tenete conto che in mediazione la complessità del caso non dipende dal valore in gioco: questo il legislatore non riesce a comprenderlo, ma ci si aspetterebbe che gli imprenditori della mediazione lo capiscano, cosa che invece spesso non accade.

  • Valore della mediazione tra 1.001-5.000 euro

Le parti hanno pagato 60 € per spese avvio e 96 € per le spese di mediazione (oltre ad eventuali spese vive)

Non si arriva all’accordo al primo incontro.

Le spese di mediazione ammontano a 96 € (per parte). Quanto viene riconosciuto al mediatore?

Ogni organismo decide per conto suo.

  • Valore della mediazione 1.001-5.000 euro

Le parti hanno pagato 60 € per spese avvio e 96 € per le spese di mediazione (oltre ad eventuali spese vive).

Si arriva all’accordo al secondo incontro.

Secondo la tabella A sono dovute per l’accordo nel minimo 160 €  che però vanno diminuite di un quinto per la condizione di procedibilità (128 €).

Dai 128 € vanno detratti 96 € (spese di mediazione già corrisposte inizialmente all’Organismo ala presentazione della domanda e dell’adesione).

Rimangono 32 €.

Le spese di mediazione ammontano a 32 € (per parte)  che vanno maggiorati del 25% per l’accordo (40 €).

Le spese di mediazione sono dunque 40 € (per parte).

Voi giudici comunque preparereste una sentenza per 8 €?

Di queste spese di mediazione ci sono Organismi che danno ai mediatori due terzi, chi la metà, chi un terzo e potrei purtroppo continuare.

Chi riconosce al mediatore almeno il compenso per l’accordo per l’intero e chi lo dimezza.

Le soluzioni sono le più varie, seppure affondino per certi scaglioni di valore nella miseria.

Con queste cifre e tenendo presente che ad un mediatore in media capitano due mediazioni al mese (nel migliore dei casi) come si fa a parlare di albo di mediazione?

La situazione che è già complicata viene ulteriormente confusa dallo stesso legislatore che prevede importi faraonici per le spese di mediazione  dai 250.000 € in su.

Non basta a tranquillizzare  l’opinione pubblica e gli avvocati che queste somme difficilmente verranno in gioco: un mediatore di queste mediazioni ne vede due nella carriera.

Peraltro non è nemmeno colpa sua (del mediatore) se lo Stato ha fissato delle cifre folli che teoricamente andrebbero agli organismi.

Così si sono scatenate le associazioni dei consumatori ed il ricorso pende al Tar del Lazio.

Care associazioni dei consumatori ve la prendete con dei mediatori che prendono 8 euro, volevo dirvelo perché lo sappiate se non lo sapete già.

Ma andiamo avanti.

Prima della riforma c’era una tariffa unica per tutti e dunque c’era certezza delle spese.

Ora le tariffe degli stessi organismi forensi sono talvolta diverse tra di loro.

Non parliamo poi di quelle che ho scorso degli organismi privati su cui vorrei stendere un velo pietoso che sperò però alzi con prontezza il Ministero stabilendo le sospensioni e cancellazioni che meritano.

E ciò è accaduto anche per l’assoluta complessità dei precetti regolamentari che danno adito alle interpretazioni più bizzarre.

Ma come potete pensare che in presenza di una condizione di procedibilità, se un organismo chiede cento e sono obbligato ad aderire io non sollevi la questione che su quel territorio c’è chi chiede 50 o 75? E soprattutto che io non possa andare davanti a chi chiede di meno perché vale il criterio della prevenzione?

Gli avvocati spareranno col fucile ricorsi alla Corte Costituzionale e si arriverà pure alla Corte di Giustizia.

Ma che pastrocchio abbiamo o meglio hanno combinato?

Tutto ciò sta portando la mediazione verso la tomba ben prima dei  cinque anni previsti.

Lascio comunque alla vostra riflessione una tabella con la situazione economica del mediatore negli altri paesi europei.

Austria2990 € lordi al mese   https://www.bruttogehalt.at/mediator/
Belgio€ 27.691 all’anno o € 14,20 all’ora   https://be.talent.com/fr/salary?job=m%C3%A9diateur(trice)#:~:text=Le%20salaire%20m%C3%A9dian%20pour%20les,ou%20%E2%82%AC%2014.20%20par%20heure.
Bulgaria 
CiproSta approvando nuovo regolamento. Vuole introdurre   c.p. sino a 5.000   Valore in Euro(€) Spese di mediazione pagabili in Euro (€)   (Tra parentesi le somme per l’organismo) Fino a 5.000      320 (40€) 5,001-10,000   400 (50€) 10,001-50,000 560 (70€) 50,000-100,000              640 (80€) 100,001-500,00              800 (100€) Oltre 500.001  1 200 (150€) https://dikaiosyni.com/enimerwsi/dimosia-diavouleusi-1-nomoschedio-me-titlo-o-peri-orismenwn-thematwn-diamesolavisis-se-astikes-diafores-tropopoiitikos-nomos-tou-2023-kai-2-kanonismoi-me-titlo-oi-peri-diamesolavisis-se-astikes-diafor/
Croazia
DanimarcaTariffa oraria dipende dal mediatore https://www.ret-raad.dk/specialer/retssag/konfliktloesning-og-mediation/
EstoniaImporto concordato col mediatore
Finlandia 
Francia (mediazione giudiziaria)300-400 € o 500-600 € per casi complessi + le spese dell’organismo   https://bmhavocats.com/2014/01/27/la-remuneration-des-mediateurs-dans-les-mediations-commerciales-en-france-le-point-de-vue-dun-avocat/
Germania150-400 € all’ora se non avvocato 150-650 € se avvocato   https://www.haufe.de/steuern/haufe-steuer-office-excellence/abc-der-vereinbaren-taetigkeiten-15-mediator_idesk_PI25844_HI10898302.html?fbclid=IwAR3jzSLsic_jN_PPuhLfY66pyWN42B3b0fbQ7jmDgORD6wKgEpcOLKAPNYc
GreciaArticolo 17 – RETRIBUZIONE lege greca 1. L’onorario del mediatore è stabilito liberamente per accordo scritto delle parti. 2. In mancanza di accordo scritto, il compenso è stabilito in base al tempo di prestazione dei servizi del mediatore con un compenso orario inferiore di euro cento (€ 100). Se il mediatore è stato impiegato solo per due (2) ore, o meno, il suo compenso minimo è fissato a duecentocinquanta (250,00) €. Gli importi di cui sopra possono essere adeguati con decisione del Ministro della Giustizia, della Trasparenza e dei Diritti Umani. 3. Nel caso in cui la controversia di cui all’articolo 5 comma 1A d’ (conflitti familiari) riguardi gli alimenti, il soggetto tenuto al loro pagamento a norma di legge o in via giudiziale, è tenuto al pagamento del predetto minimo compenso del mediatore nella misura di € 250,00. Parimenti, nel caso delle controversie di cui all’articolo 5 comma 1A è’ (contenzioso del lavoro) e se il lavoratore ha pretese anche per il mancato pagamento delle retribuzioni maturate, il datore di lavoro è definito debitore della stessa. In entrambi i predetti casi, se la relativa controversia è definitivamente portata in giudizio e se il creditore, ai sensi di quanto sopra, risulta vittorioso in tutto o in parte, è chiesta la somma di € 250,00 corrisposta ai sensi degli artt. 176 e ss. seg. . 4. Il mediatore deve fornire alle parti un’esauriente informativa sulle modalità del proprio compenso.   http://www.opengov.gr/ministryofjustice/?p=9008
IrlandaLo stipendio per il mediatore varia da € 30.987 a € 60.856 attraverso 15 incrementi annuali (che sono soggetti a un servizio soddisfacente).   https://www.themii.ie/legal-aid-board-positions
Italia
Lettonia
Lituania
MaltaCosti organismo Mediazioni volontarie: Controversie in mediazione familiare – 35€ Mediazioni che coinvolgono organizzazioni di volontariato come definite ai sensi della legge sulle organizzazioni di volontariato (articolo 3) – 35 € Mediazioni che coinvolgano ogni altra Autorità prevista dalla legge – € 50 Controversie non pecuniarie – 70€ Per tutte le altre controversie – € 120 Cause deferite dalla Corte o dal Tribunale Tutti questi tipi di casi indipendentemente dal valore o dal merito del caso – 50€   Gli onorari sono concordati per iscritto col mediatore (in caso di consumo però 50 € a seduta) https://mediation.mt/mediation-tariffs/
PoloniaTariffa minima 13,50 € primo incontro 5,63 € Incontri successivi https://www.zadluzenia.com/ile-zarabia-mediator/
Portogallo€ 1,750 al mese   https://pt.talent.com/salary?job=mediador
Repubblica Ceca
Romania
SlovacchiaTabella n. 1: Mediazione nelle controversie civili come le controversie di vicinato e familiari. Relazioni tra genitori e figli, partner, comunità e simili Controversie civili non patrimoniali:   20 euro/ora Contenzioso civile immobiliare fino a 1660 euro:         67 euro/ora Cause civili immobiliari oltre 1660 euro:           100 euro/ora Tabella n. 2: Mediazione nel settore delle imprese private (persone fisiche e giuridiche) Controversie non patrimoniali nel settore delle imprese private – persone fisiche              67 euro/ora Controversie non patrimoniali nel settore delle imprese private – persone giuridiche       134 euro/ora Controversie immobiliari nel settore delle imprese private per importo        Dall’1% al 10% del valore https://www.peniaze.sk/ekonomika/5425-mediacia-namiesto-sudu-kedy-sa-oplati-a-kolko-stoji
SloveniaCompenso per l’attività del mediatore nelle controversie in cui le parti sono persone fisiche, o almeno una parte è una persona fisica: Le parti pagano una somma forfettaria di 400 euro per la mediazione. La somma forfettaria copre fino a 6 ore di mediazione. Ogni ora successiva di mediazione viene addebitata a EUR 50/ora. In caso di mediazione completata con successo, verrà addebitato un premio per il successo e la preparazione dell’accordo per un importo di 200 EUR. Tariffa numero 2 Pagamento per il lavoro del mediatore nelle controversie in cui le parti sono persone giuridiche (eccetto persone fisiche): Le parti pagano una somma forfettaria di 600 euro per la mediazione. La somma forfettaria copre fino a 6 ore di mediazione. Ogni ora successiva di mediazione viene addebitata a EUR 80/ora. In caso di mediazione completata con successo, verrà addebitato un premio per il successo e la preparazione dell’accordo per un importo di 300 EUR. Tariffa numero 3 Pagamento per il lavoro di un mediatore nelle controversie tra più parti: Il forfait e premio secondo la tariffa numero 1 o 2 è aumentato del 20% per ogni cliente aggiuntivo che ha un diritto autonomo se ci sono più clienti (di due). Tariffa numero 4 Compenso per il lavoro del mediatore in casi particolarmente gravosi: La somma forfettaria e il premio secondo i numeri di tariffa 1 e 2 aumentano del 100% nelle controversie in cui il valore del credito contestato è definito e ammonta a più di 50.000 EUR. Il forfait e il premio secondo la tariffa n. 1 o 2 possono essere aumentati del 50% su proposta del capo della MC e con il consenso delle parti, se si tratta di controversie nelle quali – conoscenza esplicitamente necessaria e richiesta di un campo specifico; – richiesta conoscenza ed uso di una lingua straniera. Tariffa numero 5 Pagamento del lavoro del mediatore per un caso associato risolto: La somma forfetaria e il premio secondo la tariffa numero 1 o 2 è maggiorata del 50% nel caso in cui, oltre alla causa affidata al mediatore per la risoluzione, uno o più altri casi giudiziari indipendenti siano completamente risolti. https://www.odv-zb.si/mediacijski-center/pravni-akti/tarifa/
Spagna (mediazione familiare)18.000- 22.000 € lordi al mese   https://www.unir.net/ciencias-sociales/revista/sueldo-mediador-familiar/
Spagna (mediatore civile)1000 € + extra al mese    https://es.indeed.com/orientacion-laboral/remuneracion-salarios/cuanto-gana-mediador
Svezia
Ungheria

2 pensieri riguardo “Il compenso del mediatore in Italia e nei paesi UE

  1. Complimenti per l’articolo. Ritengo che la mediazione sia la soluzione migliore per risolvere i conflitti, ma certamente non con questi presupposti. Senza poi considerare il fatto che le somme che deve anticipare la parte per avviare il procedimento, praticamente vanno buttate via se non si procede con la mediazione e possono essere cifre importanti.
    Che ne pensa?
    Emanuela Sgroi

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    1. La ringrazio per la lettura e per il commento che condivido. Queste tariffe vanno riviste: nessuno in Europa ha tariffe simili. Sembra che le abbiano scritte per fare fallire l’istituto che sappiamo essere tornato sperimentale. Nessun governo a dire il vero – tranne quello che l’ha istituita seppure in modo raffazzonato – ha aiutato questo istituto che rappresenta se ben congegnato l’unica salvezza per la nostra giustizia e direi la nostra economia. E il governo attuale si comporta come gli altri, come se non fossimo il fanalino di coda d’Europa. Parlano solo della giustizia penale che peraltro è al posto 26 mentre quella civile è al posto 52. E la stessa Europa non è che si stia muovendo perché la Direttiva 52/08 venga finalmente attuata.

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