Che cosa pensa il Ministro della Giustizia francese della mediazione


Il Ministro della Giustizia francese è una donna.

Si tratta di Christiane Taubira e come il nostro ministro della giustizia è un politico di professione.

Oggi 10 settembre 2014 ha portato in Consiglio dei Ministri (http://www.gouvernement.fr/gouvernement/la-justice-du-xxieme-siecle)  un disegno di legge per avvicinare la giustizia al cittadino.

Nel suo progetto il ministro ha  cercato di promuovere, incoraggiare lo sviluppo di mediazione e della conciliazione per decongestionare i tribunali.

Verrà creato un Consiglio nazionale di mediazione e conciliazione per questo scopo[1].

Il ministro ha detto che non sarà solo una riforma della giustizia, ma anche del quotidiano.

Il suo obiettivo è rendere più accessibile e comprensibile la giustizia civile.

Al fine di avvicinare la giustizia ai cittadini, Christiane Taubira mette in luce, inoltre,  il lavoro sulla risoluzione alternativa delle controversie, mediazione e conciliazione, ma anche la sperimentazione dei “tribunali di consulenza” che  affrontino “vari temi della vita locale”, in linea con le esigenze della giustizia, e siano formati da “presidenti delle corti, sindacati, funzionari locali eletti, leader delle comunità”[2].

Riporto ancora alcune sue considerazioni passate sulla mediazione o che la riguardano:

1) Accordiamo alla mediazione un posto più importante[3].

2) Sviluppiamo la mediazione per sollevare l’istituzione giudiziaria[4].

3) Incoraggiare la mediazione per risolvere alcuni conflitti[5].

4) “Christian Tabuirà vuole rendere questa mediazione più sistematica, sul modello dei due esperimenti inerenti le controversie familiari condotti presso i tribunali superiori a Bordeaux (Gironde) e Arras (Pas-de-Calais) . Così, quando vine portata davanti ad un giudice una questione in tema di divorzio, per esempio, entrambe le parti devono essere chiamate prima davanti ad un mediatore. Allo stesso modo, una volta che è emessa la sentenza, qualsiasi modifica (ricalcolo del mantenimento dei figli, per esempio) deve prima passare attraverso un tentativo di mediazione”[6].

Se è vero dunque che il ministro Orlando vuole rifarsi all’esperienza francese tenga conto di questa breve nota.

[1] http://www.publicsenat.fr/lcp/politique/taubira-pr-sente-une-loi-rapprocher-justice-citoyen-650832

[2] http://www.latribune.fr/actualites/economie/france/20140909trib000847997/la-justice-du-quotiden-selon-christiane-taubira-accessible-et-comprehensible.html

[3] Accorder une place plus importante à la médiation (18/02/13)

[4] Développons la médiation, pour soulager l’institution judiciaire (18/02/13); http://www.bfmtv.com/societe/christiane-taubira-accorder-une-place-plus-importante-a-mediation-451710.html

[5] Favoriser la médiation pour résoudre certains conflits (14/01/14) http://www.lemonde.fr/societe/article/2014/01/12/taubira-s-attaque-a-la-reforme-de-la-justice_4346623_3224.html

[6] Christiane Taubira souhaite rendre plus systématique cette médiation, sur le modèle de deux expérimentations menées au tribunaux de grande instance de Bordeaux (Gironde) et d’Arras (Pas-de-Calais) en matière de contentieux familial. Ainsi, lors de la saisine d’un juge, pour un divorce par exemple, les deux parties sont automatiquement convoquées devant un médiateur. De même, une fois le jugement prononcé, tout changement (recalcul de la pension alimentaire par exemple) doit d’abord faire l’objet d’une tentative de médiation. http://www.leparisien.fr/espace-premium/fait-du-jour/la-mediation-plutot-que-la-confrontation-12-01-2014-3485185.php

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