Le leggi della mediazione in Europa

Senza pretesa di esaustività può essere di qualche interesse per la ricerca citare il numero dei provvedimenti più rilevanti con cui è disciplinata la materia nei singoli paesi[1].

Secondo una certa corrente di pensiero di matrice anglo-sassone la mediazione non dovrebbe essere imbrigliata dalle norme giuridiche e comunque le norme non dovrebbero mutare nel tempo, ma essere oggetto di sempre nuovi advisor, ossia di commenti in relazione all’evoluzione dello strumento nella pratica; ad esempio le norme federali sulla mediazione negli Stati Uniti hanno più di vent’anni ed è variato solo il commentario.

In Europa ci sono paesi invece che sono molto prolifici (Belgio, Francia, Finlandia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania) e all’opposto paesi molto avari in materia (Danimarca e Irlanda del Nord).

In quanto ai contenuti potremmo dire che sono i paesi dell’Est Europa i più inclini a dettagliare la fattispecie (ad esempio la Romania).

Talvolta l’abbondanza dei provvedimenti è correlata ai vari settori del diritto ove la mediazione è stata disciplinata.

In alcuni paesi (ad esempio l’Italia) non vi sono praticamente indicazioni sulla disciplina della procedura[2] che è lasciata ai regolamenti dei singoli organismi.

Un numero esiguo di provvedimenti oltre che alla corrente di pensiero predetta, è talvolta connesso anche al fatto che della mediazione sono stati disciplinati solo gli aspetti transfrontalieri (ad es. nel Regno Unito[3]).

In alcuni stati ci sono norme distinte per la mediazione preventiva e quella di Corte, in altri vi è una disciplina generale per tutti i tipi di mediazione.

Il numero nutrito dei provvedimenti non è tuttavia sempre in correlazione con un alto e proficuo uso delle mediazioni e quindi con una più capillare conoscenza dell’istituto.

La Danimarca che ha dato poco spazio alla legge anche in materia di formazione della mediazione risulta avere uno dei sistemi più efficienti, mentre la Romania che ha una legislazione cospicua è anche molto interessante per lo studioso della materia, non ha nel tempo visto un numero cospicuo di procedure (la buona volontà del legislatore è in Romania come in Grecia e precedentemente in Italia, stata frustrata da interventi delle rispettive Corte Costituzionali).

Quello che si può ancora notare è comunque una scarsa omogeneità delle disposizioni specie in relazione alla formazione del mediatore, ma pure con riguardo alla mediazione giudiziaria, in merito alle materie che in mediazione possono essere affrontate, all’esecutività degli accordi di mediazione, ai gestori statali o meno delle regole anche etiche.

Anche con riferimento ai registri nazionali che riguardano mediatori e le organizzazioni della mediazione, possiamo affermare con tranquillità che non ce n’è uno uguale all’altro.

Tabella – Numero dei provvedimenti più rilevanti in materia di mediazione nei paesi UE

1Francia44
2Romania26
3Portogallo22
4Italia20
  5Belgio Polonia16
  6Finlandia Germania Irlanda Paesi Bassi Ungheria15
7Lituania14
8Svezia13
9Austria Lussemburgo12
  10Croazia Spagna11
11Bulgaria Inghilterra e Galles Scozia9
12Malta8
13Slovacchia Slovenia7
  14Estonia Grecia Lettonia6
15Repubblica Ceca5
16Cipro Danimarca4
17Irlanda del Nord2
 Totale373

In allegato citiamo di ogni provvedimento di legge o di regolamento noto[4] che abbia a che fare con la mediazione (in nota ho inserito anche la traduzione in lingua italiana di ogni provvedimento).

Si farà riferimento anche alla Gran Bretagna anche se vi è stata come è noto la Brexit ed ora i paesi di area UE sono 27.


[1] Sono esclusi i provvedimenti attuativi regolamentari dell’ADR del consumo.

[2] A parte l’art. 8 c. 3 del Decreto legislativo 4 marzo 2010 n. 28: “3. Il mediatore si adopera affinché le parti raggiungano un accordo amichevole di definizione della controversia”.

[3] Ad esclusione della Scozia

[4] Anche sentenze delle Corti costituzionali.

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StatiData di recepimento Direttiva 2008/52/CEData prima legge sulla mediazionePer attuazione DirettivaPer normazione
Slovenia21/06/200821/06/2008112
Lituania31/07/200831/07/2008213
Romania03/12/200922/05/2006310
Estonia01/01/201001/01/2010414
Italia20/03/201020/03/2010516
Slovacchia30/06/201001/09/200465
Portogallo18/07/201018/07/2010717
Grecia16/12/201016/12/2010818
Lettonia01/01/201114/12/2006911
Ungheria01/01/201117/12/2002102
Croazia28/01/201101/10/2003114
Bulgaria01/04/201117/12/2004126
Scozia06/04/201106/04/20111320
Irlanda del Nord18/04/201125/03/20111419
Austria28/04/201106/06/2003153
Regno Unito04/05/201104-05/20111621
Irlanda18/05/201118/05/20111722
Finlandia21/05/201109/12/2005189
Polonia26/05/201126/05/20111923
Svezia01/08/201101/08/20112024
Malta18-29/09/201021/12/2004217
Francia17/06/2008 17/11/201118-24/08/1790221
Lussemburgo05/03/201205/03/20122325
Spagna05/03/201205/03/20122426
Germania21/07/201221/07/20122527
Repubblica Ceca01/09/201201/09/20122628
Cipro16/11/201216/11/20122729
Paesi Bassi29/11/201229/11/20122830
Belgio22/03/20058
Danimarca01/01/201015

L’avvocato in Europa ed il mediatore

Se si analizza il numero degli avvocati per paese in Europa si scopre che ci sono luoghi dove è meglio non pensare di esercitare la professione legale, vista la concorrenza sul campo.

 

I paesi più indicati in relazione al rapporto avvocato/numero di abitanti sono gli ultimi di questa classifica (diciamo a partire dalla Slovenia).

L’Italia è al settimo posto con 1 avvocato ogni 246 abitanti

La Finlandia che è la più indicata possiede un avvocato ogni 1985 abitanti.

Se poi si analizza il rapporto uomo/donna avvocato spiace constatare in generale che il genere femminile ha meno possibilità di realizzazione professionale.

Se invece si pensa di fare il mediatore e si parte dal presupposto che siano gli avvocati a portare le mediazioni ai mediatori i paesi più favorevoli sono i seguenti:

1. Regno Unito: 1 mediatore per 417 avvocati
2. Danimarca: 1 mediatore per 153 avvocati
3. Portogallo: 1 mediatore per 142 avvocati
4. Spagna: 1 mediatore per 69 avvocati
5. Francia: 1 mediatore ogni 67 avvocati
6. Lussemburgo: 1 mediatore ogni 45 avvocati

L’Italia con 1 mediatore ogni 10 avvocati non reca molte speranze di lavoro nel negoziato ed infatti, le cose vanno come vanno.

Un rapporto peggiore di noi e dunque una speranza di lavoro minore per il mediatore hanno: Slovenia, Lituania, Ungheria, Irlanda, Austria e Finlandia.

Bibliografia

Fonte: Number-of-lawyers-in-European-countries (CCBE LAWYERS’ STATISTICS 2018) in https://www.ccbe.eu/…/EN_STAT_-2018_Number-of-lawyers-in-Eu…
Per l’Italia v. https://ildubbio.news/…/avvocatura-italiana-rapporto-inzia…/
Per il Belgio v. https://www.lecho.be/…/jamais-le-metier-d-avoc…/9999438.html
Per l’Irlanda del Nord Voce Bar of Northern Ireland wikipedia
Per il Regno Unito https://www.sra.org.uk/…/re…/data/population_solicitors.page
Per l’Austria https://www.rechtsanwaelte.at/…/kammer-in-zahlen/mitglieder/
Per Malta http://www.lawyersinmalta.com/page/chamber-of-advocates
Italia, Belgio, Regno Unito (ad eccezione della Scozia) e Malta non hanno comunicato i loro dati al CCBE
L’Austria ha comunicato quelli del 2015 e dunque si è cercato altrove.