L’Istituto tedesco di assicurazione Roland conduce ogni anno dal 2013 un’intervista sulla giustizia e i metodi alternativi
Per il rapporto 2019 l’intervista è stata condotta tra metà ottobre e dicembre 2018.
Dunque è sicuramente il rapporto più aggiornato che si possa trovare in Germania.
Sono state intervistate 1242 persone dai 16 anni in avanti e 988 giudici e pubblici ministeri.
Il 71% dei cittadini tedeschi intervistati che abbiano avuto una esperienza processuale ritiene che il processo sia inefficace e che la soluzione non sia giusta.
Quattro sono in particolare i motivi di malcontento:
1) durata troppo lunga dei procedimenti a causa del carico di lavoro dei tribunali,
2) una giurisprudenza percepita come disomogenea,
3) sanzioni giudiziarie troppo indulgenti (specie nei confronti dei minorenni autori di reato)
4) leggi troppo complicate: il 61% dei cittadini ritiene che un uomo normale non possa comprendere la legge tedesca.
In senso diametralmente opposto ai giudici la pensano i cittadini rispetto alla parità di trattamento in tribunale: il 65% dei cittadini ritiene che non ci sia, mentre il 76% dei giudici che ci sia.
L’89% degli intervistati (giudici e procuratori) ritiene che debba essere aumentato il personale umano e tecnico, le attrezzature tecniche per la magistratura attraverso un patto costituzionale tra i governi federale e statale.
I giudici e gli avvocati dello stato sostengono di non aver abbastanza tempo da dedicare al proprio lavoro.
4 giudici su 10 ritengono che vada innalzata la qualità della giurisprudenza tedesca.
L’83% (contro il 73% del 2018) degli scontenti della giustizia è consapevole del fatto che la controversia può essere risolta fuori dal tribunale.
Il 91% di coloro che hanno una istruzione superiore è a conoscenza dell’esistenza della mediazione (il 77% di coloro che non hanno studiato)
Il 73% della popolazione ammette che la mediazione possa essere un’alternativa al processo tradizionale.
Agli intervistati è stato fatto presente il seguente quadro sulla mediazione: la partecipazione alla mediazione è volontaria; le due parti della controversia cercano di trovare una soluzione al conflitto con l’aiuto di un mediatore indipendente che li assiste; se le parti sono d’accordo, decidono da sole. Si può anche consultare un legale.
Solo il 36% si è dimostrato scettico sul successo della procedura. Il 50% ha detto che la procedura può avere successo; il 16% non si è espresso.