Vediamo in sintesi i principali contenuti dell’arbitrato sloveno che è regolato dall’Arbitration Act del 5 maggio 2008.
La legge stabilisce che i cittadini sloveni possono partecipare ad un arbitrato estero solo se non c’è una competenza esclusiva del tribunale sloveno[1]: così non potrebbero andare in arbitrato questioni matrimoniali.
Un accordo arbitrale è un accordo tra le parti per presentare in arbitrato tutte o alcune controversie che sono sorte tra loro o che possono sorgere in relazione a qualsiasi rapporto contrattuale o extracontrattuale.
L’accordo arbitrale:
a) può riguardare solo un credito pecuniario: altre materie possono oggetto di convenzione solo se si possono tradurre in un credito pecuniario;
b) può essere stipulato da persone fisiche e giuridiche anche pubbliche, compreso lo Stato[2].
c) può assumere la forma di una clausola compromissoria all’interno di contratto oppure può nascere come accordo indipendente.
Se vi è un accordo arbitrale il giudice deve dichiarare inammissibile l’azione giudiziaria a meno che lo stesso non sia valido, non sia scaduto o non possa essere soddisfatto. La clausola va però opposta nella prima difesa[4].
Al giudice non sono però mai preclusi i poteri temporanei e ciò anche se il processo arbitrale si celebri all’estero[5].
Il numero degli arbitri è stabilito dalle parti: in difetto il collegio arbitrale è formato da tre soggetti[6]; gli arbitri sono soggetti a ricusazione se sono parziali e non indipendenti[7].
Se una delle parti non si presenta all’udienza o non richiede un’istruzione probatoria, il collegio decide allo stato degli atti[8].
Il collegio arbitrale decide ex bono et aequo solo se richiesto dalle parti[9]. In ogni caso deve tener conto del contenuto del contratto e delle pratiche commerciali[10].
Il lodo è emesso per iscritto[11] a maggioranza, se le parti non dispongono diversamente, ma può essere emesso anche dal solo presidente se lo dispongono le parti[12].
Se le parti si accordano il collegio pone fine all’arbitrato e se l’accordo non è contrario all’ordine pubblico, su richiesta delle parti, può essere recepito nel lodo stesso che in tal caso ha lo stesso effetto di un lodo che decida nel merito[13].
Entro 30 giorni (prorogabili dal tribunale arbitrale) le parti possono chiedere al collegio di correggere il lodo da errori materiali, di integrare il lodo, di fornire una interpretazione parziale. Il Tribunale arbitrale può correggere il lodo arbitrale d’ufficio nello stesso termine[14].
Si riconosce il lodo arbitrale come equivalente ad una decisione passata in giudicato emessa da un tribunale ordinario[15].
Il mio nome è Carlo Alberto Calcagno
Sono counselor in formazione
Sono consigliere per la Regione Liguria di Aimef
Mediatore familiare socio Aimef di II livello dal 21 febbraio 2017 certificato secondo al norma UNI 111644:2016 in data 23/10/20 con n. di registro 0119-MF
Sono membro di CIM-ICM
Ex referente della sede di Genova della Camera di Mediazione Nazionale - 645 Srl
Avvocato e mediatore dell'Organismo del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Genova e della Camera di Mediazione Nazionale.
Mediatore familiare della scuola genovese di mediazione e counselling sistemico-Il Metalogo
Formatore pratico e teorico ex d.m. 180/10 per diversi enti di formazione
Sono stato docente a contratto della Scuola di specializzazione per le professioni legali dell'Università di Genova con riferimento alla mediazione e alla negoziazione assistita
Sono stato coach degli studenti dell'università di Pavia per la CIM 2015-2016 2016-2017
Sono stato consigliere di AssoConciliatori dal maggio 2014
Ex Presidente della Sottosezione di Arenzano della Cour Européenne d'Arbitrage per l'arbitrato e Presidente della stessa Corte della Sezione Mediazione Liguria.
Mi occupo di ADR dal 2005.
Ho all'attivo diverse pubblicazioni in materia tra cui ricordo:
-Breve storia della risoluzione del conflitto. I sistemi di composizione dall'origine al XXI secolo, in Itinerari di ADR – Alternative Dispute Resolution di Marco Marinaro, ARACNE editrice S.r.l., 2014.
- Brevi cenni sui sistemi alternativi di composizione dei conflitti: l'arbitrato e la conciliazione, in Nuova Giurisprudenza Ligure, Anno XVI n. 2, Maggio Agosto 2014, De Ferrari, p. 57 e ss
-Il legale e la mediazione. I doveri e la pratica dell'avvocato mediatore e dell'accompagnatore alla procedura, Aracne Editrice, aprile 2014.
-La mediazione in Francia ed in Liguria, Napoleone e gli avvocati, in Rassegna Forense Rivista Trimestrale del Consiglio Nazionale Forense, Parte Terza-Storia dell'Avvocatura, vol. 2 Anno XLVI Aprile-Giugno 2013
- Manuale della Mediazione per il Geometra, UTET Scienze Tecniche, Torino, 2011
- La mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, Filodiritto Editore, 2011.
- Il D.Lgs. 28 del 4 marzo 2010: ambito e applicazione, in Consulente immobiliare n. 893, Supplemento Mediazione delegata alla prova, Il Sole24ore, 2011
-La mediazione in Francia ed in Liguria, Napoleone e li avvocati, in Nuova giurisprudenza Ligure n. 2 anno XIV, Maggio Agosto 2012, De Ferrari, p. 54 e ss.
Tecniche di mediazione Le esperienze internazionali, Vol. 2, Gruppo24ore, p. 93 e ss.
Ho deciso di iniziare questo blog perché ritengo che anche nella materia della mediazione sia davvero importante confrontarsi con realtà estere.
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L'idea che sto portando avanti è quella di mettere a disposizione su questo blog tutta la legislazione e le notizie sugli ADR dei 196 paesi riconosciuti dall'ONU.
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