In Giappone la mediazione esiste da 90 anni come parte del sistema giudiziale.
È disciplinata da una legge del 1951 (L. n 222 9 Giugno 1951 MINJICHOUTEIHOU[1]), ma si deve poi tener presente di un importante provvedimento del 2004[2].
In Giappone la mediazione è volontaria e obbligatoria: quando è obbligatoria viene detta KYOUSEICHOUTEI[3].
Quella obbligatoria riguarda in generale il mondo immobiliare (i rapporti tra fondi confinanti, la gestione immobiliare, le locazioni, le divisioni), ma pure gli incidenti stradali, la malpractice medica[4] e le questioni familiari e parentali quando hanno a che fare con beni immobili[5].
Si distingue poi tra la mediazione civile (MINJI-CHOUTEI[6]) che si occupa di tutte le materie ad eccezione di quelle relative alla famiglia e al mondo penale e appunto la mediazione familiare (genericamente CHOUTEI, quando riguarda il divorzio CHOUTEI RIKON[7]) che invece investe il regime della famiglia.
La mediazione civile riguarda in particolare:
- il risarcimento per danni derivanti da un incidente stradale,
- l’aumento o la diminuzione del canone di locazione di terreni o fabbricati,
- le tasse per il rinnovo del contratto di locazione,
- la richiesta di restituzione del deposito cauzionale,
- l’opposizione allo sfratto,
- le condizioni di lavoro,
- il licenziamento dei lavoratori,
- la domanda di pensione,
- la richiesta del salario, ordinario e straordinario,
- vari tipi di liti di vicinato,
- le molestie sul posto di lavoro,
- le discriminazioni di genere,
- altre richieste di risarcimento e altri casi civili.
La mediazione familiare può riguardare i membri della famiglia ovvero anche altri parenti: la spesa è modica, circa 37 € (1200 Yen) più l’apposizione di alcuni bolli.
Chiunque può accedere alla CHOUTEI familiare, ma i moduli che si trovano presso gli uffici sono scritti in giapponese e dunque chi non conosce la lingua è gioco forza si appoggi ad un giapponese. Recentemente però è stato messo online un modulo in inglese[8]
In generale la mediazione è riservata e confidenziale e si tiene in piccoli locali non aperti al pubblico.
E’ affidata ad una commissione che può essere composta da un giudice e da due o più conciliatori laici, ovvero da un solo giudice (la composizione varia da caso a caso).
Se le parti raggiungono un accordo esso viene raccolto in un “decreto certificato” che ha lo stesso valore di una sentenza e che può fondare l’esecuzione in caso di inadempimento.
I conciliatori giapponesi aderiscono ad associazioni regionali che fanno capo alla Japan Federation of Conciliation Associations (Nippon Choutei Kyoukai Rengoukai)[9] che è stata fondata nel 1952 e che dal 1955 ha sede presso la Corte Suprema del Giappone in Tokio[10].
I conciliatori sono nominati dalla Corte Suprema tra coloro che hanno un grande bagaglio di conoscenze ed esperienze della vita sociale, o tra altri che abbiano conoscenza di come il senso comune possa tradursi al meglio in ambito conciliativo. E così ci sono avvocati, medici, professori, commercialisti, periti immobiliari, architetti, consulenti dei consumatori e persone che sono state ampiamente attive nella società.
Molto interessanti per noi sono le ultime statistiche pubblicate[11].
I mediatori sono in totale 23.756
Il Giappone ha una superficie (379.944) di poco superiore alla nostra (301.230): noi abbiamo dunque 10 volte i mediatori giapponesi.
Quelli civili in Giappone ammontano a 11.531, mentre quelli familiari a 12.225
Sia in ambito familiare, sia in quello civile i mediatori più numerosi appartengono ad un’età compresa tra i 60 ed i 70 anni.
Pochissimi sono quelli sotto ai 50 anni e sopra i 75.
Le categorie professionali privilegiate per la nomina sono le seguenti in ordine di ammontare:
1) i disoccupati (che stravincono)
2) i commercialisti ed i periti
3) i manager
4) gli avvocati
Qui di seguito il dettaglio[12]:
Occupazione / classificazione | Commissione di mediazione civile | Comitato di conciliazione della famiglia | ||
Numero di iscritti | % | Numero di iscritti | % | |
Avvocato | 1.598 | 13.9 | 1.284 | 10.5 |
Medico | 324 | 2.8 | 110 | 0.9 |
Professore universitario | 149 | 1.3 | 257 | 2.1 |
I funzionari pubblici | 152 | 1.3 | 176 | 1.4 |
Funzionari e direttori di aziende e organizzazioni | 1.178 | 10.2 | 1.183 | 9.7 |
Sindacalisti | 455 | 3.9 | 491 | 4.0 |
Agricoltura, silvicoltura e pesca | 183 | 1.6 | 172 | 1.4 |
Commerciale e manifatturiero | 184 | 1.6 | 177 | 1.5 |
Religioso | 183 | 1.6 | 277 | 2.3 |
Commercialisti, periti immobiliari, ecc. | 3.306 | 28.7 | 2.066 | 16.9 |
Altro | 434 | 3.8 | 945 | 7.7 |
Disoccupati | 3385 | 29.3 | 5087 | 41.6 |
Totale | 11.531 | 100.0 | 12.225 | 100.0 |
[1] Cfr. http://law.e-gov.go.jp/htmldata/S26/S26HO222.html
In materia vige la seguente terminologia:
みんじちょうていきそくminjichouteikisoku 【民事調停規則】Civil Conciliation Rules;.
みんじちょうていほうminjichouteihou 【民事調停法】Civil Conciliation Law;
Cfr. http://tangorin.com/specialized/civil%20conciliation
[2] http://www.cas.go.jp/jp/seisaku/hourei/data/AOP.pdf
[3]きょうせいちょうていkyouseichoutei 【強制調停】”compulsory conciliation”.
[4] Notizia del 23 dicembre 2013 è che in Giappone la metà delle controversie mediche sono risolte in mediazione.
http://www.car-molds.com/medical-dispute-mediation-settlement-japan/
[5] http://www.smart-life.com.tw/findlaw/findlaw_list.php?id=11&cs_id=94&cd_id=448
[6]みんじちょうていminjichoutei 【民事調停】civil conciliation
[7] Da non confondere con il divorzio consensuale che si definisce KYOGI RIKON
[8] http://choutei.jp/english/family_conciliation/applicationform_for_family.pdf
[9] http://choutei.jp/english/about_us/index.html
[10] 4-2 Hayabusa-cho, Chiyoda-ku, Tokyo.
Grazie come sempre e cari auguri di una Santa Pasqua a Te e cari. Giorgio
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Buona Pasqua a te, ai tuoi cari e a tutti i fruitori di questo blog!
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Lovely blog you hhave
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