Come è ormai noto il Consiglio Nazionale Forense ha da poco licenziato una circolare (N. 6-C-2014) in materia di formazione degli avvocati mediatori.
Cfr. http://www.consiglionazionaleforense.it/site/home/naviga-per-temi/circolari/articolo8529.html.
Dal testo sembra evincersi che l’alta formazione dei mediatori avvocati prevederà un corso base di 15 ore e la partecipazione ad almeno 2 procedure di mediazione condotte da altri (non limitate però al primo incontro).
In particolare la circolare così si esprime sulle 15 ore del corso base:
“I Step: di 15 ore, teorico pratiche, da svolgersi in classi di 30 partecipanti al massimo.
Il programma può essere concentrato sui soli aspetti specifici della mediazione dedicando un numero minore di ore all’analisi della disciplina di settore e uno maggiore alle tecniche di gestione del conflitto, la quali non rientrano normalmente nel bagaglio culturale dell’avvocato:
5 ore sull’analisi del d.lgs. n. 28/2010 e relativa disciplina di attuazione (ai sensi del d.m. n. 180/2010: normativa nazionale, comunitaria e internazionale in materia di mediazione e conciliazione efficacia e operatività delle clausole contrattuali di mediazione e conciliazione -forma, contenuto ed effetti della domanda di mediazione e dell’accordo di conciliazione, compiti e responsabilità del mediatore);
10 ore sulla gestione del conflitto e le competenze pratiche del mediatore (ai sensi del d.m. 180/2010: metodologia delle procedure facilitative e aggiudicative di negoziazione e di mediazione e le relative tecniche di gestione del conflitto e di interazione comunicativa (anche con riferimento alla mediazione demandata dal giudice)“.
A questo corso base si aggiungono 8 ore di aggiornamento biennale
Chi scrive è un mediatore avvocato che non comprende come si possa pensare di affrontare con un programma simile le sfide europee che dal 2015-2016 riguarderanno il mondo dell’ADR.
Né si comprende come si possa pretendere di porre in Italia una qualche base per la negoziazione partecipativa. Ricordo che in Francia dove l’hanno licenziata nel 2010-2011 – pur non prevedendo la legge un obbligo generale di formazione per mediatori – il Consiglio dell’Ordine di Parigi offre un corso per la formazione dei mediatori avvocati di 130 ore.
Se volessimo riassumere il monte ore della formazione di base nei principali paesi del continente otterremmo quanto di seguito. Lascio ulteriori commenti ai lettori di questo post.
Mediatore avvocato di diritto italiano | 15 ore |
Mediatore avvocato e non scozzese | 30 ore |
Mediatore avvocato e non inglese | 40 ore |
Mediatore avvocato greco | 40 ore |
Mediatore avvocato e non sloveno | 40 ore |
Mediatore avvocato e non del Kosovo | 40 ore |
Mediatore avvocato e non turco | 48 ore |
Mediatore avvocato e non svedese | 50 ore |
Mediatore non avvocato italiano | 50 ore |
Mediatore avvocato e non ungherese | 60 ore |
Mediatore avvocato e non bulgaro | 60 ore |
Mediatore avvocato e non irlandese | 60 ore |
Mediatore avvocato e non del Belgio | 60 ore |
Mediatore avvocato e non della Romania | 80 ore |
Mediatore avvocato e non spagnolo | 100 ore |
Mediatore avvocato e non slovacco | 100 ore |
Mediatore avvocato e non lettone | 100 ore |
Mediatore avvocato e non portoghese | Da 100 a 200 ore |
Mediatore avvocato e non tedesco | 120 ore |
Mediatore avvocato francese (Parigi) no obbligo | 130 ore |
Mediatore avvocato e non del Lussemburgo | Università (4 anni) |
Mediatore avvocato e non austriaco | Da 200 a 400 ore |
Mediatore avvocato e non russo | 432 ore |
Gli avvocati, mi scusi avv. Calcagno so che lei è di altra levatura, sono convinti di possedere la verità rivelata. Hanno solo la legge dalla loro, ma i frutti sono avvelenati.
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Gentile Vittorio credo che le generalizzazioni possano fare male a qualsiasi professione. Un mediatore impara a neutralizzarle perché interrompono la comunicazione.
Al dli là della professione c’è l’uomo ed è lui l’unico responsabile delle proprie scelte, non certo una categoria. Poi si può discutere che cosa si vorrebbe da una categoria, ma in modo costruttivo. Così nel post in esame ove io critico questa circolare del CNF perché a livello internazionale la tendenza è un’altra ed io la condivido. Per fare un mediatore o un avvocato problem solving ci vuole di solito un decennio di studi ed esperienza e forse non basta visto che gli Statunitensi allo stato preferiscono neutri ed avvocati con vent’anni di esperienza nel settore specifico.
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