Alcune brevi ed amare considerazioni sull’essere mediatore civile e commerciale in Europa nel 2014


La mediazione è una passione ed i mediatori non la praticano per guadagno.

Questa è una affermazione largamente condivisa e chi non la condivide, almeno in Italia, la vive comunque sulla sua pelle.

Ma se una persona volesse vivere di mediazione (mi riferisco alla mediazione civile e commerciale) potrebbe farlo in Europa?

E se sì dove si potrebbe indirizzare nell’Europa dei 27? (La Croazia è di recente acquisizione e dunque non sono in grado di poterdare ancora dati concreti, seppure abbia la mediazione come gli altri paesi UE)

I dati delle migrazioni per lavoro ci dicono che i migranti che passano da noi vogliono per lo più andare in Germania.

Lo stesso dovrebbe valere per la mediazione.

Se ci basiamo sulla popolazione dei 27 e sul numero di mediatori presenti in un dato paese si può concludere che in Germania c’è 1 mediatore ogni 838.204 abitanti.

In seconda posizione si porta la Repubblica Ceca con 1 mediatore su 290.780 abitanti.

In terza troviamo il Portogallo con un mediatore ogni 138.223 abitanti.

In quarta il Regno Unito con un mediatore ogni 116.323 abitanti.

In quinta la Danimarca con un mediatore ogni 106.604 abitanti.

In sesta la Bulgaria con un mediatore su 53.317.

Negli altri paesi – se partiamo dai parametri accennati – non vale la pena di avventurarsi, anche se, a dire il vero, Spagna e Francia sono al momento invalutabili (non si conosce il numero dei mediatori).

L’ultimo luogo della UE dove si può pensare di mediare è l’Italia con un mediatore ogni 243 abitanti (se aggiungiamo ai 240.000 avvocati 12.000 mediatori non avvocati che sono il 70% dei 40.000 che un tempo si dicevano essere i mediatori).

Se poi volessimo sapere se in generale è conveniente mediare nella UE dei 27 che ha una popolazione di 494.442.328 possiamo fare due valutazioni:

1) se non teniamo conto dell’Italia i mediatori sono 10.656 e quindi c’è un mediatore ogni 46.400 persone; potrebbe essere una professione vantaggiosa perché ad esempio in Usa ove ci sono 100.000 mediatori ed una popolazione di 313.900.000 persone abbiamo un mediatore ogni 3139 abitanti (e dunque non conviene pensare a diventare mediatore: infatti negli USA lavorano solo 5000 mediatori).

2) Se invece teniamo conto dell’Italia i cui numeri non sono oggi pienamente noti (facciamo che i mediatori siano 252.000) è presente un mediatore ogni 1882 abitanti e dunque c’è una scarsissima possibilità di fare questo lavoro.

tabella mediatori europei

2 pensieri riguardo “Alcune brevi ed amare considerazioni sull’essere mediatore civile e commerciale in Europa nel 2014

  1. Magari si potesse vivere di sole mediazioni l’attualità ci dimostra il contrario molti mediatori scarso ricorso a questo strumento per mancanza di conoscenza e diffidenza. Sono inoltre in totale disaccordo con chi propone l’ennesimo corso di laurea triennale in luogo di un corso di formazione che deve solo servire a trasmettere delle nozioni a chi ha già delle competenze professionali in altri campi. Per essere un buon mediatore occorre principalmente acquisire una forma mentis, che conduca alla ricerca di soluzioni concordate, equilibrate ed equidistanti tra le parti , che si discosta totalmente da quella degli avvocati .

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